La struttura è inagibile e io che faccio?, 2017

 

La struttura è inagibile e io che faccio, 2017
audio in loop 1’, carta da parati, testo prespaziato
dimensioni complessive d’ambiente

La porta del bar dell’ex manicomio Santa Croce di Macerata, rivestita con carta arancione, si fa catalizzatore d’attenzione e espressione visiva dell’intervento artistico. Dall’interno dello stabile chiuso si ascolta la voce di una donna che racconta un frammento della sua storia.
Il lavoro fa riferimento alla storia recente degli edifici dell’ex manicomio, vittime del violento sciame sismico dello scorso anno. Infatti, la scossa di terremoto del 30 ottobre 2016 ha portato all’inagibilità dello stabile centrale e di altri padiglioni della struttura, rendendo necessario lo spostamento degli uffici e degli ambulatori dell’Azienda Sanitaria Locale, di cui era sede da alcuni anni, in altre zone della città. Perduta la sua clientela quotidiana, il bar che si trovava all’ingresso del complesso manicomiale, è stato costretto a chiudere nonostante il suo stabile fosse sfuggito ai danni del sisma. La signora Gianna Genangeli che da vent’anni era il gestore dell’attività, non essendo dipendente dell’azienda sanitaria, non ha avuto nessun tipo di tutela e si è trovata da un giorno all’altro disoccupata e con una vita da reinventarsi.
Rimasta colpita da questa vicenda, l’artista ha voluto rintracciare Gianna per incontrarla e ascoltare la sua storia. Con il suo intervento Laura Bisotti mette all’attenzione del pubblico la storia di Gianna, finora rimasta inascoltata, e riporta la presenza della signora all’interno della struttura, in quel luogo che è stato per vent’anni la sua vita.

Testo di Michele Gentili

 


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